• sleepmakeswaves > It’s Here, But I Have No Names For It
    Torniamo a parlare degli sleepmakeswaves dopo l’ottimo Live at the Metro del 2021 e these are not your dreams, una raccolta di tre EP uscita nel 2020 come vero e proprio full-length. Il quarto album di inediti del combo australiano, autoprodotto e registrato a cavallo tra il 2022 e il 2023, è dunque arrivato; se il titolo è già un …
  • Midas Fall > Cold Waves Divide Us
    A sei anni dal bellissimo Evaporate, i Midas Fall tornano sulla scena musicale con il loro quinto album, Cold Waves Divide Us. Questo nuovo lavoro del gruppo femminile scozzese, fondato nel 2008 da Elizabeth Heaton e Rowan Burn, segna un importante passaggio nella loro carriera: con l’ingresso in pianta stabile del batterista Michael Hamilton, il duo originale si è trasformato in una band …
  • Paint The Sky Red > TAMAT
    I Paint The Sky Red, ensemble post-rock strumentale originario di Singapore, hanno deciso di porre fine al proprio viaggio musicale con l’uscita di un album conclusivo, TAMAT. Pubblicato in digitale nell’ottobre del 2023 e distribuito in formato fisico a febbraio di quest’anno dall’etichetta Moment Of Collapse Records, questo lavoro rappresenta il culmine di una carriera di spicco, in cui il vero …
  • A Sudden Burst of Colour > Galvanize
    È un’opinione piuttosto diffusa quella di considerare il post-rock un genere musicale che tende alla tristezza. Non c’è dubbio che molti album post-rock facciano della nostalgia malinconica il loro cavallo di battaglia, ma in realtà l’obiettivo principale del genere è quello di trasmettere emozioni attraverso l’uso creativo e non convenzionale di strumenti tradizionali, senza l’uso della voce. …
  • Ranges > 33
    Quando viene annunciato un nuovo lavoro in studio dei Ranges, eclettica e multiforme band post-rock strumentale di Bozeman, in Montana, chi è appassionato del genere non può fare altro che gioire. Nel corso della loro prolifica carriera, che quest’anno celebra il decimo anniversario, i post-rockers americani hanno costantemente superato se stessi, consegnando ad ogni passo un album migliore …
  • Maven > Aelys
    Sono finalmente tornati i Maven, formazione post-rock francese che ho seguito con particolare interesse sin dall’inizio del loro percorso musicale: dalla freschezza inebriante del primo EP del 2014, Staring At Eastern Lights, all’evoluzione che ha portato all’album di debutto, il suggestivo Synesthesia del 2019. Questo lavoro in particolare è riuscito a catturare in pieno l’essenza avvolgente, dinamica ed emozionante che rende …
  • Brave Arrows > Mourning Underground
    C’è qualcosa di veramente affascinante quando un artista riesce a sganciarsi dalle rigide logiche del mercato discografico e dalle restrizioni che spesso cercano di conformare la creatività ad un certo tipo di standard commerciale predefinito. È proprio privilegiando l’urgenza espressiva, infatti, che un artista può far fluire liberamente la propria ispirazione, dando così vita ad …
  • Explosions in the Sky > End
    Quando gli Explosions in the Sky di punto in bianco hanno annunciato l’uscita di un nuovo album di inediti, alla sorpresa si è presto associata una leggera sensazione di smarrimento tra gli appassionati. La scelta del titolo End per il disco numero sette della loro discografia ha destato legittimi e sacrosanti timori: sembrava preludere ad una sorta di addio, …
  • Collapse Under The Empire > Recurring
    Se Friedrich Nietzsche avesse vissuto nel nostro tempo, avrebbe indubbiamente trovato nell’ultimo lavoro dei Collapse Under The Empire una notevole fonte di ispirazione. Recurring, il nono capitolo discografico del duo post-rock tedesco composto da Chris Burda e Martin Grimm, sembra abbracciare il concetto nietzschiano dell’eterno ritorno, portandoci a riflettere sul ciclo infinito che alterna distruzione e creazione. Questo tema, sebbene non raro nella scena post-rock, …
  • Din of Celestial Birds > The Night is for Dreamers
    I Din of Celestial Birds sono un quintetto proveniente da Leeds, nel Regno Unito, e stanno per fare il loro ingresso in pompa magna nella scena post-rock con il loro disco di debutto, The Night is for Dreamers. Dopo aver catturato l’attenzione degli appassionati con il loro EP del 2019, intitolato EP 1, si sono fatti conoscere per le loro incisive …
  • Spurv > Brefjære
    Il post-rock, con le sue caratteristiche intrinsecamente evocative, spesso trova ispirazione nella grandezza e nella bellezza della natura stessa; le tematiche profonde affrontate attraverso questo genere sono spesso intrecciate con il potente legame che l’uomo ha con l’ambiente circostante. Non è raro che gli artisti post-rock si dedichino a tradurre in note e melodie questa connessione …
  • Wolfredt > IIII
    I Wolfredt, band di post-rock proveniente da Tallinn, Estonia, sono guidati dal talentuoso cantautore Margus Voolpriit. Dopo aver pubblicato due album come progetto solista, durante la scrittura del terzo disco il musicista ha avvertito il desiderio di trasformare la sua creatura in una band a tutti gli effetti, arricchendo il suono attraverso l’inserimento di nuovi membri, al fine di …
  • Les Dunes > Les Dunes
    Les Dunes è un trio norvegese strumentale originario di Haugesund, composto da tre talentuosi musicisti: Per Andreas Haftorsen alla chitarra, Morten Jackman alla batteria e Per Steinar Lie al basso. La band ha già attirato l’attenzione del pubblico con straordinarie esibizioni al Blå club di Oslo e al Sildajazz Listening Club, dove hanno condiviso il palco con l’Hedvig Mollestad Trio. L’uscita dell’omonimo debutto dei Les Dunes, avvenuta il 24 …
  • Hammock > Love in the Void
    Love in the Void è l’attesissimo dodicesimo album degli Hammock, duo musicale costituito da Marc Byrd e Andrew Thompson. In 17 anni di onorata carriera i due hano saputo plasmare un sound unico e riconoscibile; potremmo definirlo post-rock o ambient, ma si tratterebbe di un mero eufemismo che non renderebbe minimamente giustizia all’indubbia bellezza dei sublimi viaggi sonori a cui ci hanno abituato …
  • Feed Me To The Waves > Apart
    Apart è il nuovo album dei Feed Me To The Waves, band di post-rock strumentale originaria della Svezia, in uscita per dunk!records. Il loro precedente album, Intill, è stato molto apprezzato quando è uscito nel 2019; per questo lavoro gli svedesi hanno voluto esprimere la dualità che caratterizza le nostre esistenze, che oscillano sempre tra tra la natura gioiosa dei piccoli …
  • Ropes Inside A Hole > A Man And His Nature
    In un mondo in cui le uscite musicali nel genere post-rock/post-metal sono sempre più numerose, è difficile distinguersi e imprimersi nella memoria e nella mente del pubblico. Tuttavia, ci sono alcuni album che riescono a farlo con estrema naturalezza, riuscendo a smuovere forti emozioni e ad offrire un’esperienza di ascolto indimenticabile e duratura. A Man And His Nature, …
  • Indignu > Adeus
    Se fossimo costretti a trovare un pregio alla pandemia e all’impotenza che ha caratterizzato la nostra vita negli ultimi due anni, indubbiamente potremmo citare il fiorire di ispirazione di cui hanno beneficiato i musicisti. Per un genere come il post-rock, di cui l’emotività è elemento cardine, questo si è tradotto in un gran numero di dischi, …
  • Lost In Kiev > Rupture
    Rupture è il quarto album dei francesi Lost In Kiev, formazione molto interessante di post-rock strumentale dalle forti contaminazioni elettroniche. Nei precedenti tre dischi avevano già dimostrato la validità della loro proposta: e questo lavoro, in uscita il 21 ottobre per Pelagic Records, è qui a confermare il talento della band e ad elevarne le caratteristiche. A differenza del precedente Persona del …
  • Interpol > The Other Side Of Make-Believe
    Gli Interpol sono una di quelle band che ha subito la maledizione di dare alle stampe un disco di debutto clamoroso, in grado di mettere d’accordo tutti e di imprimersi nella memoria della gente come un istant classic. Gli album successivi, seppur dotati di una profonda qualità, hanno sempre subito questo asfissiante paragone, di cui cadono vittima …
  • God Is An Astronaut > The Beginning Of The End
    Ogni appassionato di post-rock che si rispetti deve per forza aver ascoltato almeno una volta nella vita l’epocale disco di debutto dei God Is An Astronaut, The End of the Beginning, uscito nel lontano 2002. Nonostante l’album successivo, All is Violent, All is Bright, sia universalmente riconosciuto come il loro lavoro più famoso, The End …
  • Bloc Party > Alpha Games
    Sono tornati i Bloc Party, evviva i Bloc Party. Assenti dalle scene da sei anni, i Bloc Party fanno parte di quella fucina di talentuose band indie-rock che proliferavano agli inizi degli anni Duemila: parliamo di Arctic Monkeys, The Strokes, Libertines, Interpol, The National, Franz Ferdinand e chi più ne ha più ne metta. La proposta degli inglesi è sempre stata unica in …
  • Nordic Giants > Symbiosis
    I Nordic Giants sono uno dei gruppi più interessanti degli ultimi anni. Symbiosis è a tutti gli effetti il loro secondo disco, dopo A Sèance of Dark Delusions del 2015 e Amplify Human Vibration, colonna sonora di un documentario realizzato da loro stessi. La musica della band, di cui non si conoscono i veri nomi, è a mio parere unica: una sorta …
  • sleepmakeswaves > Live at the Metro
    Sebbene possa risultare retorico parlare di pandemia in sede di recensione, è innegabile che il lungo periodo di stop forzato dei concerti abbia giocoforza donato un retrogusto totalmente diverso agli album dal vivo. È una doverosa premessa da fare parlando di Live at the Metro degli australiani sleepmakeswaves, una delle realtà più fresche ed energiche della scena post-rock da un …
  • There’s A Light > For What May I Hope? For What Must We Hope?
    La musica è un linguaggio che permette da sempre di afferrare stati d’animo e concetti profondi, fissandoli in composizioni su cui gli artisti possono tratteggiare melodie in cui imprimere la loro sensibilità e la loro visione. Il quintetto tedesco There’s A Light, votato ad un post-rock classico a tinte ambient contaminato dalla presenza tenue e sporadica della voce, si era …
  • MONO > Scarlet Holliday
    Quando si ha modo di ascoltare materiale nuovo dei MONO è sempre un bel giorno. Sia se si tratti di un disco dal lungo minutaggio o di una breve digressione, le composizioni della band nipponica riescono sempre a suscitare emozioni profonde, per mezzo di un fattore di immersione notevole e di una grandissima abilità nell’imprimere alla propria …
  • We Lost The Sea > Departure Songs
    Ci sono dei riff in grado di racchiudere in poche note l’essenza di un disco, soprattutto se parliamo di un lavoro che a parere di chi scrive si è guadagnato il titolo di opera d’arte. È proprio ciò che accade ascoltando i primi secondi di “A Gallant Gentleman”, prima traccia di Departure Songs dei We Lost The Sea. …
  • YENISEI > Reflections
    Da qualche tempo la Polonia continua a stupire per ciò che concerne il genere del post-rock. Tra le tante buone proposte degli ultimi anni figura indubbiamente The Last Cruise, debutto degli Yenisei, che nel 2019 si era distinto per le bellissime trame cinematografiche “marine”, con un’atmosfera suggestiva e un artwork perfettamente in linea con il titolo. La pregevole …
  • God Is An Astronaut > Ghost Tapes #10
    C’era molta attesa per il ritorno sulle scene dei God Is An Astronaut, band di fondamentale importanza per la definizione attuale e moderna di post-rock. L’ultimo lavoro, Epitaph, tentava di esorcizzare un lutto importante per i fratelli Kinsella, avventurandosi in territori più oscuri, in una cupezza assai impegnativa al limite del doom. Ghost Tapes #10, d’altro canto, viaggia su binari diversi. …
  • Arms Of Tripoli > One Way Plastic
    Da Los-Angeles arriva One Way Plastic, il nuovo EP dei californiani Arms Of Tripoli, in uscita per Fluttery Records. Si tratta di un lavoro molto ispirato e per certi versi essenziale: non ci sono riempitivi, si tratta di una mezz’ora di musica ben pensata, ben composta e ben suonata. Siamo di fronte a un rock strumentale, per lo più post-metal, …